38° Concorso Internazionale di Canto Maria Caniglia
38° Concorso Internazionale di Canto Maria Caniglia
Aveva novanta anni, ma con il sole o con la pioggia era sempre lì, in prima linea, nella trincea della cultura. Un prestigioso ufficio in via dei Sardi, uno dei risultati di cui andava più orgoglioso: una sede dove ascoltare la musica, programmare gli eventi, ospitare gli autorevoli maestri con cui aveva costruito negli anni proficui e sinceri rapporti di stima e collaborazione. Con il sole o con la pioggia, incurante dell’età; con i suoi acciacchi e il suo spirito da ragazzino, sempre pronto alla battuta e sempre coriaceo nelle sue battaglie. Ne ha visti Filippo Tella di politici e imbonitori, di amministratori e pseudo assessori, li ha “divorati”, sempre, tutti, forte della storia che si portava sulle spalle, di un curriculum che tutti rispettavano. Nelle assemblee che contano, quelle dove si discuteva del futuro culturale della regione, la platea si azzittiva e ascoltava con rispetto e attenzione il suo parere e i suoi strali, che non hanno mai risparmiato la grettezza di una politica che non capiva l’importanza della cultura. Fondatore nel 1953 della Camerata Musicale Sulmonese e poi nel 1984 del Concorso Internazionale di Canto Maria Caniglia, Filippo Tella era senza dubbio una delle colonne portanti della cultura cittadina e non solo e non tanto per i 1.191 concerti che ha organizzato in sessanta anni di carriera, per le ventinove edizioni del Premio Caniglia, per i corsi di specializzazione dei cantanti lirici; quanto per la ammirabile tenacia con cui sfidava “gli imprevisti” e vinceva lo scetticismo della provincia. Così fu quando ormai trenta anni fa ideò il concorso lirico, coinvolgendo e trascinando in questo angolo d’Abruzzo i migliori nomi del settore: Giulietta Simionato, Magda Olivero e Antonietta Stella, solo per citarne alcuni. Aveva un segreto Filippo Tella: aveva la capacità di amare i giovani, di dedicare a loro il suo impegno. Anche quando nelle giornate del concorso, scoraggiato, contava solo “le teste bianche” in sala: «Basterebbe farli entrare per un’ora qui dentro – diceva dei giovani – perché rimangano anche loro rapiti». E mentre lo diceva, abbassava la voce, sollevava lo sguardo e si abbandonava ad un acuto della coreana di turno. In quel momento, quando gli occhi si facevano lucidi e lo sguardo andava altrove, oltre, si comprendeva tutta la passione per quel che faceva. Consapevole dell’ineluttabilità della morte lo scorso anno, durante la premiazione del Caniglia, aveva premonito che forse quella sarebbe stata l’ultima ribalta sul palco. Sperava, in cuor suo, di rientrare per il sessantesimo anniversario della Camerata Musicale Sulmonese (il prossimo 17 marzo) nel “suo” teatro, quello che lui aveva fatto intitolare a Maria Caniglia. Un desiderio strozzato per l’arrivo del destino e l’insipienza della politica.
Patrizio Iavarone
FILIPPO TELLA
1922 - 2013
ASSOCIAZIONE MUSICALE “MARIA CANIGLIA”
Vico dei Sardi 9, 67039 Sulmona (Aq) Tel. 0864 212207 cell. 3791706610 mail: info@mariacaniglia.it Pec: mariacaniglia@pec.it Web: www.mariacaniglia.it
COMUNE DI SULMONA